Shezan il Raggio
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Scala Piramidale

Shezan il Raggio


(shezan)
Ho ucciso la mia scimmia in una notte umida e scura,
senza luna,cannibalizzata dopo la cattura,
violando la sua armatura,storpiando la sua andatura,
gasata col tubo di scappatura,
mi voleva in clausura subdola impura,
sbagliando postura la sua furia smise di farmi paura,
colpi di tosse solite mosse basse e prevedibili,
lancia segnali indecifrabili ti giri e tronca il discorso,
in ordine sparso entro estroverso tu sei serio
e lei uno scherzo,in testa la si picchia frustate
con la cinghia quando ringhia,finiscila
con la fibbia mentre urla,scompare e riappare piantando
1000 pare,sussurrandoti all'orecchio che solo con lei
ce la puoi fare,però da quei voli dadi sui rovi covando i tuoi odi,
alzando le lodi maledicendo frodi,
so di certo che dandole un fermo ottengo il superfluo,
schifo il mercato nero e mi mantengo coperto poichè
la stronza costringe a fare la scorta,all'inizio vai in
scioltezza poi tira la corda,ti tranquillizza
maligna ti vizia poi ti schiavizza,inutile sostegno
alla noia urbana,una puttana ingrata che andava giustiziata!

-rit.(x2)
Mercato globale scala piramidale! spreme come
un limone l'acquirente finale! sulla distribuzione
di pianta medicinale! gonfia la commissione
inquina la piantagione!

(shezan)
Schifare ha reso l'abuso e il doppio gioco sporco infame,
ci vuole inculare pensaci bene,offusca la visione quale paternale?
fanculo anche al dottore,sono stufo di vedere cose tonde quadre,
intuire la gente per quel che vale incido un taglio netto tra finto
e reale che netta l'igiene mentale,scudo essenziale
per non collassare nella clonazione fotocopia a pressione
su cartacarbone,ce l'hai scritto sulle occhiaie e sulle borse
che vai oltre le solfe le smorfie incollate a bocche stolte,
ciò offende profondamente il manipolatore,
insolente verrai punito per la tua presunzione,
e da sbarbi ci scassano i maroni con le cose da grandi,
poi cresci e pensi che essere adulti così è da codardi,
lanci sguardi calmo parco terso perso post personal
carico nella pausa dopo pranzo,dulcis in fundo la vita
ti burla ti pizzica i nervi come un'arpa,che devi farne un'altra,
perchè ti fa pestilenza come il bri della provenza,
quel piumaggio da colibrì quello sfoggio d'appariscenza,
quel pavonaggio d'insistenza quel passeggio in prepotenza,
quello spreco di fattanza è consumismo ad oltranza!...
cantieri shezan e rubo,infinite beats,milano!

-rit.(x4)

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