Dormi dormi amico mio, vecchio ladro di conigli, scopatore senza fine, zio e nonno dei tuoi figli; ti ho pescato in mezzo ai fiumi con le spine nel sedere, navigante nei pattumi con gli amici di quartiere;
mi sei morto cento volto e sei vivo non so come, sublimando come un'arte la rapina e l'evasione; sì lo so che c'era amore quando mi mettevi sotto, e che stavi sempre in piedi quando non andavo a letto...
ma con quegli occhi da pazzo spalancati nella notte, a te andava soltanto di scopare e fare a botte.
Dormi, ma perchè non dormi mai? Pensavo: "Dormi, pure tu ti stancherai!"; non dormivi mai.
Ma sei stanco e il tempo passa, fai fatica se ti chiamo, sulla tua poltrona rossa come un vecchio gentiluomo; come se volessi ancora far le corse contro il treno; come quando ti accorgevi dei miei passi da lontano;
Stai tranquillo che abbiamo chiuso tutte le persiane; i bambini nessuno te li tocca, stanno bene.
Dormi, sei stato un grande cane adesso dormi, hai fatto tutto bene: ora è il turno mio, resto sveglio io.