Punto il dito nel cuore dell'Europa, sono qui. Dorme al sole il motore, risvegliare non si può. Nel mezzogiorno giallo di grano io mi sdraio all'ombra dell'ombra mia. Punto i gomiti al cuore della terra, sono qui. Fresche spine di birra nelle vene: penso a me. Completamente gatto di strada che, dovunque vada resiste e conquista un posto per sé. E viaggia insieme a me la tempesta che spettina i pensieri in testa a chi pretende di cercarmi dentro di sapere il centro mio. Perché non siete qui tutte quante a spingere il mio carro che non va? In mezzo a questo niente strano da deserto indiano, qui vi vorrei. Pianto gli occhi nel cuore del silenzio, penso a chi mi dovrebbe aspettare non si muore, non per me, completamente gatto selvaggio che, se vale il viaggio, si muove e ti trova e arriva da te. E viaggia insieme a me la mia pelle che accende le tue stelle, se ne hai; se non ho fatto in tempo oggi domani mi vedrai, perché non basti tu nella mente a spingere il mio carro che non va. In mezzo a questo niente strano da deserto indiano non ce la fai.