Era un deserto la stazione e la valigia era pesante vuoi darla a me, se vuoi t'aiuto che il treno parte tra un istante faceva caldo in quel vagone l'inverno fuori nevicava la conoscevo da un minuto e il mio viaggio incominciava. Aveva gli occhi troppo azzurri per non restarla ad ascoltare Lei si voleva raccontare, ma confondeva le parole, nella sua voce da straniera un sottilissimo dolore si disegnava sulle labbra ad ogni battito del cuore. Via, torno a casa mia la mia vita qui non funziona più. Tutto, scorre troppo in fretta che se resto qui porta via anche me. Il treno adesso andava al buio che il giorno s'èra fatto tardi. Le mani bianche come neve lei che stringeva i suoi ricordi. Io le parlai dei miei viaggi e dei miei sogni nel cassetto, lei tormentandosi i capelli: io dei miei sogni ho perso tutto Al mio paese girasoli e poca vita da sperare si fa fatica a non partire si fa fatica a ritornare e un giorno prendi la tua faccia e vai lontano e vendi amore. Io ci ho provato e te lo giuro non l'ho saputo sopportare. Via, torno a casa mia dove più nessuno mi rincorrerà. Via, torno al mio paese dove chi mi aspetta non lo saprà mai. Alla frontiera era mattina e lei parlava lo straniero prima di scendere dal treno disse ti sento amico vero Il mio paese è in cima al mondo non ci si arriva di passaggio mi diede un bacio da bambina Buona fortuna e buon viaggio