La montagna finita l’estate Profumava di terra bagnata Con l’autunno tornarono al bosco Silenzi di foglie e radici E le notti di gelo Le cime coperte di neve E il richiamo lontano dei lupi alla luna
Con la canna alla bocca E la mano al bastone (padrone dei fatti) Con la testa appoggiata a una pietra E lo sguardo sereno Un pastore-bambino seguiva qualcosa Lontano nel cielo e via con la mente E col cuore
Una sera che il padre Disteso alla fiamma e alla fonte diceva \"Eh! Potessi arrivare almeno una volta Alla schiuma e alla brezza del mare\" Lui sognava la tromba e la banda al paese E una casa davvero e la figlia di Pietro Teresa dai riccioli d’oro
E i riflessi d’argento E una macchina bianca E la faccia severa per dire \"La strada è il segreto dell’uomo Per vincere il tempo E questi dannati sentieri\"
Ma sui monti ogni sogno finisce Prima della notte Si diventa ogni giorno piĂą uomo Tra le pecore e i cani A imparare da soli a capire le stelle E a sapere dal vento dove va la stagione
Piano piano l’incanto svanisce E rimane un ricordo Lo sparviero è già alto nel cielo E sceglie la sua preda Lui correndo all’altura col cuore alla gola Punta la sua fionda poi ritorna a guardare La strada