Ci sono due buone ragioni per cui ti dovrei lasciare, ma tu dammene di altre se credi sia in errore; ci sono due buone ragioni per cui mi dovrai tradire le metto qua sul tavolo se le vorrai aprire, ma non dir che sei offesa che non le vuoi sapere ci sono due buone ragioni che tu non vuoi vedere, ci sono almeno due buone ragioni che tu, non mi vuoi dire.
La prima è necessaria e serve a stabilire, se quando prendi il largo lo fai solo per nuotare; la seconda chiede se ha una direzione quel tuo passo un po' distratto che attraversa il mio rione, il tuo modo sbrigativo di affrontare la questione.
La prima segue il ritmo dei tuoi movimenti, che dicon con chiarezza se sei sincera o menti; la seconda ha il tempo della mia ragione e mi chiede se hai scambiato un tuo bisogno per passione e mi chiede se siam stati tu realista, ed io coglione.
Ci sono due buone ragioni per cui ti dovrei lasciare, le metto qua sul tavolo se le vorrai aprire; ci sono due buone ragioni per cui mi dovrai tradire, ma tu dammene di altre se credi sia in errore, ma non dir che sei offesa che non le vuoi sapere, ci sono due buone ragioni che tu non vuoi vedere, ci sono almeno due buone ragioni che tu, non mi vuoi dire.
La prima dice: amore nulla và sprecato, nemmeno il tuo cercarmi oltre a ciò che hai già trovato: è chiaro siam diversi da quello che aspettiamo, ed è buffo questo dubbio che sappiamo e non diciamo; ed è buffo ed è normale dubitare, se ci amiamo.
Io non rimpiango niente di quello che ho vissuto e mi fa tenerezza il pensiero del tuo vuoto: se capita che soffri per un nonnulla ancora, ricordati che un niente ci basta a consolare, ricordati che un niente non può, farci del male.